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Da Scafa all’Eremo di San Giovanni dell’Orfento e Monte Mileto (1-2 Giugno)

Categoria
Escursionismo
Data
Sabato 1 Giugno - Domenica 2 Giugno
File Allegato

CAI Avellino - Majella

Direttori:

  • Tina Famiglietti - 339.6849353
  • Vito Abate - 347.7756669

 INFORMAZIONI

Il costo complessivo per l’intera gita è di circa 130 euro ad escursionista ed è comprensivo di:

  • Trasporto : Pullman A/R Avellino-Caramico Terme
  • Alloggio con prima colazione e cena (escluso bevande);
  • Visite guidate come da programma 

 Posti limitati

Prenotazione obbligatoria entro il 24 febbraio 2024 (anticipo € 50,00) sul C/C CAI Avellino:

IT19G 05387 15100 000000027204 (causale: escursione Eremi Majella)

informando uno dei due referenti dell’avvenuto versamento.

 Le escursioni sociali del CAI, coerentemente alla loro natura, pongono i loro partecipanti di fronte a rischi e a pericoli inerenti la pratica dell'Alpinismo, dell'Escursionismo o di altre attività in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni sociali, accettano tali rischi e sollevano da qualsiasi responsabilità I Presidenti e le Sezioni del CAI, i Direttori di escursione e i collaboratori, per incidenti e infortuni

ATTENZIONE: L’escursione è riservata prioritariamente ai soci del CAI di Avellino I posti disponibili sono limitati (circa 30 partecipanti*).
I partecipanti verranno accettati in base all’ordine di prenotazione.

Il programma, il percorso e le attività possono subire variazioni in funzione delle condizioni climatiche. 

 

 PROGRAMMA

Sabato 1 giugno 2024

5:30 partenza da Avellino – Via Oscar D’Agostino

Ore 9:30 Incontro con le guide di Majambiente a Scafa e spostamento in località Maielletta.
- A seguire: arrivo alla Maielletta, presentazione del territorio del Parco Nazionale della Maiella, briefing iniziale e partenza per l’escursione che ci condurrà fino all’Eremo di San Giovanni all’Orfento.

Ore 17:30 circa – Termine dell’escursione e ritorno al pullman. Spostamento alla volta di Caramanico Terme.

Ore 18:30 circa – Arrivo a Caramanico Terme e sistemazione in Hotel.

DETTAGLI TECNICI DELL’ITINERARIO ESCURSIONISTICO

EREMO di SAN GIOVANNI ALL’ORFENTO (A/R)

 – Difficoltà: E/EE

– Dislivello: 450 m.

– Durata:  6 ore di cammino + soste e visite guidate

– Distanza: 14 Km

L'Eremo di San Giovanni, incastonato nell'alta Valle dell'Orfento, nella Maiella più selvaggia, è uno degli eremi più suggestivi d'Abruzzo.
Il panorama di cui si gode durante tutta l’escursione è sicuramente imperdibile, affacciato sul mare e sulle altre montagne abruzzesi. L’Eremo di San Giovanni poi, il luogo prediletto da Pietro da Morrone, è una semplicissima opera architettonica realizzata sfruttando uno dei numerosi sgrottamenti della Maiella che però regala grandi suggestioni.

Caratteristiche del sentiero: L’ eremo di San Giovanni, è il più difficile da raggiungere, adatto solo a chi ha coraggio e non soffre di vertigini. L’accesso all’eremo infatti è difficoltoso e consigliabile soltanto a quanti hanno dimestichezza con l’esposizione. Una scalinata conduce ad una cengia lunga 16 metri che via via si restringe tanto da dovere negli ultimi 3 metri strisciare a pancia in giù lungo un passaggio nella roccia esposto nel vuoto. 

 

Domenica 2 giugno 2024

Ore 8:00 Colazione .

Ore 9:00 – Incontro con la guida di Majambiente presso hotel Viola a Caramanico Terme
-Incontro con le guide di Majambiente in hotel e spostamento in pullman verso Passo San Leonardo.
-A seguire: arrivo a Passo San Leonardo e partenza per l’escursione.

Ore 15:30 circa - Termine dell’escursione e ritorno al pullman. Spostamento alla volta di Caramanico Terme. Saluti e partenza

DETTAGLI TECNICI DELL’ITINERARIO ESCURSIONISTICO

MONTE MILETO (A)

 – Difficoltà: E

– Dislivello: 690 m.

– Durata:  4 ore di cammino + soste

 – Distanza: 10,5 Km

Teatro della nostra escursione sarà il Monte Mileto, una delle vette più meridionali del Monte Morrone, e per raggiungerlo attraverseremo la splendida faggeta che si inerpica sui versanti della montagna. Dopo aver raggiunto la cima e successivamente il rifugio Capoposto, ci getteremo nuovamente nel bosco.
I panorami e gli ambienti di cui godremo durante questa escursione sono incredibili, passando dal bosco alle alte quote del Morrone, una montagna straordinaria, da cui si apprezza un meraviglioso panorama che spazia dal mare fino ad cadere con lo sguardo oltre i confini

Caratteristiche del sentiero: l'itinerario si svolgerà su un tipico sentiero di montagna, in terra battuta, pietrisco e poi seguendo dei tracciati d'alta quota, affrontando dislivelli discretamente importanti e comunque un ambiente tipico dapprima della faggeta, poi d'alta quota 

Note descrittive

La Maiella in Abruzzo è la montagna sacra, una terra difficile, aspra eppure benedetta, il massiccio amato dai pastori, dai carbonai e dagli eremiti, è il corpo di Maja che qui si è adagiato, distrutta dalla perdita del figlio Ermes che diede il nome alla montagna presso la quale venne seppellito, il Gran Sasso, ancora oggi chiamato ‘il gigante’. Sua madre, addolorata da quella perdita, invece, si rifugiò su un altro massiccio poco distante da lì che prese poi il nome di Maiella.

Legata ai culti preistorici ed alle pitture rupestri la montagna sacra è stata la casa di monaci ed anacoreti che proprio qui durante il Medioevo trovarono la loro dimora ideale, alla ricerca del divino e della spiritualità che la Chiesa ufficiale aveva perduto.

Le sue vette che raggiungono i 2800 metri racchiudono paesaggi lunari costituiti da pietraie, pianori erbosi, ripide gole e torrenti che le attraversano.
Luogo di spirito, di misticismo e di profonda riflessione interiore, il massiccio della Maiella venne scelto da due eremiti saliti poi al soglio pontificio: Dauferio divenuto papa Vittore III ed il più conosciuto Pietro da Morrone eletto al soglio pontificio con il nome di Celestino V.

Il rapporto con la Montagna Madre caratterizzò tutta la vita di Pietro Angelerio (o da Morrone), nato in Molise, che appena ventenne, nel 1231, si mise in viaggio verso Roma per farsi consacrare sacerdote dal papa. Ma fu proprio una bufera di neve a farlo desistere e a cercare riparo proprio sulla Majella, dimorando inizialmente per tre anni presso una grotta del monte Palleno. Da allora ebbe inizio la vita eremitica del giovane che si spostò lungo la montagna alla ricerca di luoghi sempre più nascosti dove non essere disturbato dai pellegrini che lo andavano cercando con lo scopo di conoscerlo e manifestargli la proprio fede. Divenuto prete, infatti, decise di dimorare presso una grotta del monte Morrone e successivamente presso la valle di Roccamorice.

Gli eremi della Majella non sono legati soltanto alla fede cristiana per il cui culto li ricostruì quel Pietro Angelerio, meglio conosciuto, per il rifiuto al papato soltanto alcuni mesi dopo essere salito al soglio pontificio con il nome di Celestino V, ma furono riedificati sui resti di antichi romitori anteriori all’anno mille spesso destinati a luoghi di culto pagano; essi, apparendo all’improvviso nella natura rigogliosa, danno l’impressione di esserci sempre stati in quei luoghi come se facessero parte della natura stessa .
In effetti questi siti sono erroneamente definiti eremi in quanto la loro collocazione non venne assolutamente scelta per isolarsi ma bensì per godere dell’amenità ed il silenzio delle profonde valli senza però allontanarsi dalla gente, costituita dai pastori e dai contadini, che quelle valli percorrevano per necessità.

Gli eremi sono costruiti sfruttando le inclinazioni delle pareti di roccia che ne formano mura e tetti. Alcuni sembrano tutt'uno con la roccia, altri, impongono con essa un contatto molto stretto.

Si raggiungono gli eremi percorrendo quegli stessi sentieri millenari attraversati dai pastori e dagli eremiti che abitavano queste piccole e anguste dimore scavate nella pietra, luoghi silenziosi, di preghiera e raccoglimento, ideali per contemplare una natura primitiva e mistica.  

Note

Le escursioni sociali del CAI, coerentemente alla loro natura, pongono i loro partecipanti di fronte a rischi e a pericoli inerenti la pratica dell'Alpinismo, dell'Escursionismo o di altre attività in montagna. I partecipanti, pertanto, iscrivendosi alle escursioni sociali, accettano tali rischi e sollevano da qualsiasi responsabilità I Presidenti e le Sezioni del CAI, i Direttori di escursione e i collaboratori, per incidenti e infortuni.


I non soci del Club Alpino Italiano (CAI) devono munirsi di Assicurazione entro le ore 20:30 del venerdì precedente l'escursione recandosi nella sede del CAI Avellino o chiamando al Nr Tel. 3274022250.
Per tutto quanto non qui specificatamente indicato si richiama l'osservanza delle Norme e Regolamento di escursione del CAI Avellino pubblicate al seguente Link:
http://www.caiavellino.it/index.php/escursionismo