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Da Acerno al Monte Polveracchio (1790 m) per Monte Raianetta - Il sentiero delle acque

Categoria
Escursionismo
Data
Domenica 30 Giugno
File Allegato

CAI Avellino - Monti Picentini - AR

Direttori:

  • Francesco D’Aprea - 335.6293191 (disponibilità oraria: 16:00 – 22:00)
  • Vittorio Sellitto - 347.5166550

– Difficoltà: EE

– Dislivello: 1350 m.

– Durata: 9 ore

– Distanza: 16 Km

Appuntamento

  1. Parcheggio Atripalda (AV), liceo De Capraris, ore 7.00 ed eventuale condivisione macchine
  2. Via Sichelmanno/Belvedere Tusciano in Acerno (SA), ore 8.30 [inizio escursione]
    [coordinate DD: (40.734861, 15.057667) https://goo.gl/maps/LpQh1ToY7wLRKQPM6 ]

Logistica

Dopo esserci organizzati con le auto nel parcheggio, partiremo alla volta di Acerno per lasciare i veicoli nei parcheggi gratuiti di Acerno, poco prima del Belvedere Tusciano, punto da cui avrà inizio l’escursione1.
Chi preferisce può farsi trovare direttamente sul posto all’ora indicata, previa comunicazione al direttore.
Si fa inoltre presente che la strada che porta ad Acerno da Avellino risulta piuttosto tortuosa.

Ciascun partecipante provvederà autonomamente per acqua (almeno 2,5 L) e colazione al sacco. 

 Itinerario

 Sentieri CAI 167, – Carta dei Sentieri Parco Regionale dei Monti Picentini – Tav. B

Criticità

  •  Lunghezza e dislivello significativi, pertanto si richiede un ottimo livello di allenamento;
  •  Il tratto che va dalla cresta della Raianetta e arriva fino alla cima del Polveracchio è in buona parte esposto al sole (circa 2,5 km), ciò in caso di giornata particolarmente calda potrebbe indurre disidratazione e/o colpi di calore;
  • nel primo tratto di salita si attraversa un fiume (probabile guado) e successivi passaggi su terreno intriso di acqua per le innumerevoli sorgenti presenti (eventuali ricambio anche di calzature);
  • il primo tratto della discesa presenta un fondo molto ripido con terreno scivoloso per la presenza di terriccio misto a foglie secche, pertanto si raccomanda l’utilizzo dei bastoncini da trekking.

Acqua

 Punto acqua alla partenza e molta acqua soprattutto nel primo tratto, quando si attraversa il corso d’acqua; la presenza di vacche podoliche sconsiglia la usufruibilità di tali acque.

Note descrittive

 Terza cima più alta dei monti Picentini con i suoi 1790 m di elevazione, il Polveracchio sorge tra i comuni di Acerno, Campagna e Senerchia; esso è sede di molti itinerari escursionistici e rientra nell’omonima Oasi del WWF, a cui si accede anche in auto dal comune di Campagna.
La montagna, il cui nome deriverebbe dalla tendenza a sbriciolarsi delle sue rocce di natura calcarea dopo le piogge, è quasi interamente ricoperta da fitti boschi, costituiti prevalentemente da faggete di quota che si diradano solo nei pressi della vetta, ampia e morbida, e lungo la cresta rocciosa della Raianetta.
Da un punto di vista idrografico, il Polveracchio si distingue per l’abbondante presenza di acqua, esso ospita infatti le sorgenti di diversi fiumi e ruscelli, tra i più significativi citiamo i fiumi Tusciano, Tenza, Acquabianca, Atri e Trigento.

Il percorso proposto per questa escursione parte dal comune di Acerno e, dopo un tratto in discesa di circa 1 km di strada asfaltata (molto poco trafficata e chiusa per frana), si giunge al ponte Aiello, dove si trova la bandierina segnavia del CAI 167; da qui s’imbocca una sterrata che porta rapidamente alle rive del Tusciano.
Dopo averlo guadato (usando le rocce affioranti o passaggi ivi presenti) si risale lungo la riva sinistra del fiume, effettuando una decina di guadi, spesso poco agevoli, tra ruscelli e sorgive di modesta portata.
Dopo aver raggiunto e attraversato una carrareccia si riprende il CAI 167 passando attraverso delle rocce bianche e intersecando il sentiero 109.
Dopo un breve tratto agevole si procede la località boscosa di Costa della Praina, dove i segni non sempre sono rilevabili e la pendenza si fa importante aumentando repentinamente il dislivello e la clinometria. Si raggiunge quindi un nastro arancione per recinti elettrici, che segna la fine della faggeta e l’inizio di un aspro tratto di cresta che conduce prima alla Raianetta e poi, dopo aver attraversato un altro breve tratto alberato, alla vetta del Polveracchio, dove si trova la croce votiva e il libro di vetta (posto in una scatola).

Il tratto di ritorno si ripercorre il medesimo tratto ponendo maggior attenzione nell’ultimo tratto reso insidioso dall’umidità delle acque presenti e dalle pendenze del suolo.

Dislivello di circa 1200 m; medesimo rientro.

Il sentiero è davvero suggestivo per l’imponente attraversamento di sorgive e ruscelli oltre il fiume Tusciano, e per le magnifiche faggete di quota.
L’affaccio, con condizioni meteo adeguate consente di spaziare fino al profilo del Dolcedorme e con il Vulture.

In caso di elevate temperature si consiglia ai soggetti interessati di evitare tale affaticamento, trattandosi di un percorso impegnativo anche per i più allenati.

 

Note

Obbligo della prenotazione ai Direttori di Escursione entro le ore 22 di venerdì 28 Giugno.
I non soci del Club Alpino Italiano (CAI) devono munirsi di Assicurazione entro le ore 20:30 del venerdì precedente l'escursione recandosi nella sede del CAI Avellino o chiamando al Nr Tel. 3274022250.
Per tutto quanto non qui specificatamente indicato si richiama l'osservanza delle Norme e Regolamento di escursione del CAI Avellino pubblicate al seguente Link:
http://www.caiavellino.it/index.php/escursionismo

 

 
 

Altre date

Date: Domenica 30 Giugno